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Lui era un gigante, imponente, dal volto squadrato e gli zigomi alti. Al primo sguardo poteva incutere un certo timore. Ma poi era capace di prodursi in frasi straordinarie, che avresti voluto tenere sempre a portata di mano un taccuino per appuntarle, o in battute esilaranti e contagiose che sapevano coinvolgere tavolate intere. Lei è minuta, dai lineamenti dolci e le mani morbide. Sfiora la terra coi suoi passi. Ma non è facile starle dietro, con quegli occhi veloci e attenti che colgono particolari sfuggenti e invisibili agli altri. Ha una mente lucida e con la parola illumina cose e persone, che le basta un attimo per conoscerle in profondità. Per gli artisti e i critici di mezzo mondo sono Mario e Marisa: non serve nemmeno indicarne il cognome. La storia dell'arte è costellata di coppie di artisti che hanno collaborato a lungo; in molti casi alla donna è stato affidato il ruolo di musa ispiratrice, lasciando al suo partner la responsabilità dell'opera, altre volte le due personalità si sono fuse e hanno dato vita ad un duo inscindibile. La relazione di Mario e Marisa non si può descrivere né in un modo né nell'altro.